Reattività piastrinica ed esiti clinici dopo impianto coronarico di stent medicati
La relazione tra reattività piastrinica e trombosi dello stent, sanguinamento maggiore e altri eventi avversi dopo impianto di stent medicati nella arteria coronaria, non è stata completamente caratterizzata.
È stato condotto uno studio per determinare la relazione tra reattività piastrinica durante la doppia terapia con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) e Clopidogrel ( Plavix ) e gli esiti clinici dopo impianto di stent medicato coronarico andato a buon fine.
ADAPT-DES era un registro prospettico e multicentrico di pazienti trattati con successo con uno o più stent a rilascio di farmaco, e trattati con Aspirina e Clopidogrel in 10-15 ospedali statunitensi ed europei.
È stata valutata la reattività piastrinica in questi pazienti dopo intervento coronarico percutaneo andato a buon fine utilizzando saggi VerifyNow e metodiche point-of-care, e sono stati assegnati diversi valori soglia per definire una elevata reattività piastrinica.
L’endpoint primario era la trombosi dello stent definita o probabile; altri endpoint erano mortalità per tutte le cause, infarto miocardico e sanguinamento clinicamente rilevante.
È stata effettuata un’analisi per determinare la relazione tra reattività piastrinica e successivi eventi avversi.
Nel periodo 2008-2010, 8.665 pazienti sono stati arruolati in modo prospettico in 11 Centri, 8.583 dei quali sono risultati eleggibili.
A 1 anno di follow-up, la trombosi dello stent si era presentata in 70 ( 0.8% ) pazienti, l’infarto del miocardio in 269 ( 3.1% ), sanguinamento clinicamente rilevante in 531 ( 6.2% ), e decesso in 161 ( 1.9% ) pazienti.
L’alta reattività piastrinica con Clopidogrel è risultata fortemente correlata a trombosi dello stent ( hazard ratio aggiustato, aHR=2.49, p=0.001 ) e infarto del miocardio ( aHR aggiustato 1.42; p=0.01 ), inversamente associato al sanguinamento ( aHR=0.73; p=0.002 ), ma non è risultata legata alla mortalità ( aHR=1.20; p=0.30 ).
L’alta reattività piastrinica con Aspirina non è risultata significativamente associata a trombosi dello stent ( aHR=1.46, p=0.42 ), infarto miocardico o decesso, ma è risultata inversamente associata a sanguinamento ( aHR=0.65; p=0.04 ).
In conclusione, i risultati di questo studio hanno enfatizzato gli effetti controbilancianti delle complicazioni ischemiche ed emorragiche dopo impianto di stent, e hanno indicato che devono essere sviluppati farmaci più sicuri o strategie mirate per l’uso di agenti più potenti se si vogliono raggiungere i benefici di una maggiore inibizione piastrinica in pazienti con malattia cardiovascolare. ( Xagena2013 )
Stone GW et al, Lancet 2013; 382: 614-23
Cardio2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Aspirina versus Clopidogrel per il mantenimento a lungo termine dopo impianto di stent coronarico nei pazienti con diabete: analisi post hoc dello studio HOST-EXAM
La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...
Indobufene o Aspirina più Clopidogrel dopo impianto di stent coronarico a rilascio di farmaco: studio OPTION
La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...
Uso persistente di oppioidi dopo procedure di impianto di dispositivi elettronici cardiaci impiantabili
Gli oppioidi da prescrizione sono uno dei principali responsabili dell'epidemia in corso di uso persistente di oppioidi ( POU )....
Rischio-beneficio della doppia terapia antiaggregante per 1 anno dopo impianto di stent a rilascio di farmaco nei pazienti stratificati per sanguinamento e rischio ischemico
Sebbene in molti pazienti dopo l'impianto di stent a rilascio di farmaco ( DES ) venga impiegata per 1 anno...
Rischi di sanguinamento versus eventi trombotici in pazienti ad alto rischio di sanguinamento dopo l'impianto di stent coronarico
I pazienti candidati all'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e ad alto rischio di sanguinamento costituiscono una sfida terapeutica perché...
Anticoagulazione orale con e senza singola terapia antipiastrinica nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia coronarica stabile oltre un anno dopo impianto di stent coronarico: studio OAC-ALONE
Nonostante le raccomandazioni contenute nelle linee guida e nei documenti di consenso, non è stato condotto uno studio controllato randomizzato...
Uso di farmaci antipertensivi oculari dopo impianto di iStent in concomitanza con chirurgia della cataratta versus solo chirurgia della cataratta
Il micro-bypass trabecolare iStent è un impianto per il glaucoma minimamente invasivo utilizzato insieme alla chirurgia della cataratta per abbassare...
Ticagrelor più Aspirina per 1 mese, seguito da Ticagrelor in monoterapia per 23 mesi versus Aspirina più Clopidogrel o Ticagrelor per 12 mesi, seguito da Aspirina in monoterapia per 12 mesi dopo l'impianto di uno stent a rilascio di farmaco
Si è ipotizzato che Ticagrelor ( Brilique ), in combinazione con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico )per 1 mese, seguito da...
Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato
Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l'impianto dello stent è...
Esito 5 anni dopo l'impianto di stent a rilascio di Zotarolimus ed Everolimus
Il follow-up a lungo termine dopo una sperimentazione clinica di 2 stent medicati di nuova generazione utilizzati maggiormente in una...